Interventi sul Cineforum del Ghiro


Titolo: Il Signor B., Billy Graham e ...
Commento: ...Medioevo Prossimo Venturo
Caro cinegestore,
da quando mi sono trasferito su quest’isola nelle brume del nord, i miei canali di contatto rimasti con il mondo sono il tuo cineforum, e qualche occasionale videocassetta mandata dagli amici con il cargo postale che attracca due volte al mese, se le tempeste lo permettono. Anche le trasmissioni di RAI tre (“Radio Morticini”) che una volta seguivo ora mi annoiano: stanno prendendo una piega sempre più frivola.
Ora, da questo mondo che osservo attraverso il tuo cineforum, e che capisco sempre meno, popolato – com’è - da treni onirici francesi, ghiri che addentano il culo alla gente, draghi dediti all’onanismo più sfrenato, nani agghiaccianti, coccodrilli che piangono e professori e banditi che cambiano continuamente i ruoli, da questo strano mondo mi giunge una cassetta che vorrei commentare.
Si tratta di un programma televisivo prenatalizio.
Il signor B., noto comico tendente alla sovraeccitazione, mal consigliato dal suo guru, si cimenta in uno spettacolo che potrebbero essere due: la prima parte riguarda un po’ di satira politica (passabile, ma l’abbiamo già vista), la seconda una lettura poetica, ardua come poche, che ha già spaccato le palle a generazioni di liceali.
Il nostro signor B. (totalmente schizzato) non ha problemi. Segue l’approccio di Vittorio Sermonti (Rai tre – pardon Radio Morticini, di antica memoria) prima spezzettare il testo, poi rileggerlo tutto (passabilmente). Ma a differenza di Sermonti, che almeno un po’ se ne intendeva, il nostro trasforma il commento al testo in una specie di allucinata predicazione sulla Bontà di Dio, gli Alti Misteri e cose di questo genere, strabuzza gli occhi, ammicca, e più va avanti più fa sul serio. Ci crede davvero (o per lo meno così vorrebbe farci credere). Il nostro Billy Graham alla fine se ne va ballonzolando come un burattino.
A chi non l’avesse capito, ricorda che c’è anche il suo ultimo film da vedere, per chi ancora non l′ha fatto.
E poi c’è il signor G. che se ne è andato, ma questa è un’altra storia.

Autore: L′isolano
Data: 18/07/2015


Titolo: Unfaithful - L′amore infedele.
Commento: Un nuovo gioco fa impazzire la classe media di New York City e di lì si diffonde nei quartieri della ricca periferia residenziale.
Le regole del gioco sono rigide. Per prima cosa bisogna formare le coppie. Non si può giocare quando si vuole ma occorre aspettare una giornata di vento teso. Il vento solleva le gonne in alto, fin sopra la testa, e le giovani donne corrono graziosamente qua e là senza vedere nulla. Gli uomini corrono a casaccio reggendo una catasta di libri davanti agli occhi per non orientare il proprio destino. E′ una specie di mosca cieca. Prima o poi avviene la fatale collisione. Lui e lei si scontreranno per caso, senza preordinazione alcuna. La regola è severa: il maschio che occhieggia slealmente attraverso la pila di libri, alla ricerca della donna più attraente, avrà un turno di squalifica. E′ così che la splendida Connie ed il seducente libraio Paul diventano compagni di gioco.
Paul è capace di prestazioni erotiche altamente specializzate. Connie è disponibile, ma il delirio dei sensi è continuamente mortificato dal senso di colpa. Chi si stufa per primo, vince.
Il marito di Connie, Edward Sumner, segue con comprensibile benevolenza lo svolgimento di questo gioco curioso che lo fa sentire perfettamente inserito nella classe borghese medio-alta. Unica preoccupazione è il pieno rispetto delle regole. Questo implica dei controlli a campione.
Edward (interpretato da Richard Gere) si reca a casa dell′irresistibile libraio Paul per controllare il campo di gioco. Tutto risulta regolare. In particolare, l′area per scopare è collocata in uno spazio ove il divieto di fumo è pesantemente sanzionato.
Edward e Paul diventano amiconi. Scoprono infatti che gli piacciono non solo le stesse donne ma anche la stessa vodka. C′è feeling fra i due.
Ma ecco che, fra una bevuta e l′altra, lo sguardo di Edward si posa su un curioso soprammobile, una sfera di vetro con dentro un paesaggio che, se si scuote bene bene, cade la neve.
Anni prima lo stesso Edward aveva donato a Connie come pegno d′amore questo oggetto straordinariamente originale. Come mai la preziosa reliquia si trova adesso in casa di Paul?
"Non mi ero resa conto che fosse un souvenir - spiegherà Connie Sumner - credevo piuttosto che si trattasse di un aspersorio per la forfora con i buchi otturati. Per questo mi ero permessa di riciclare il fottuto regalo al mio amico Paul".
Edward è profondamente commosso perché ha ritrovato il globo magico che però, nell′emozione del momento, gli sguscia di mano. Con una mossa felina Edward lo riacchiappa e, per evitare che cada per terra, lo stampa sulla cosa più vuota che gli capita a tiro, il cranio di Paul. Fortunatamente il globo di vetro supera il trauma senza subire danni.
Tuttavia la situazione si fa drammatica. Per ricomporre l′armonia familiare occorre trasportare il delicato souvenir a casa ma bisogna stare attenti a non romperlo durante il viaggio. Non trovando di meglio come materiale da imballo, Edward incarta il prezioso reperto nel cadavere di Paul e lo trascina faticosamente fino al bagagliaio della sua mercedes e di lì fino a casa.
Il film si avvia quindi verso una felice conclusione, ma Edward deve ancora compiere un nobile gesto: depositare la cara salma nella discarica riservata agli scatoloni di cartone, alla carta da imballo e agli altri generi da trasloco.
"Come americano della middle class - ha dichiarato Richard Gere - sentivo il bisogno di inviare un messaggio forte alle nuove generazioni: non può esserci armonia nella famiglia se non si rispettano le regole della raccolta differenziata!".

Autore: Ghiro
Data: 18/07/2015


Titolo: Nel giorno di natale
Commento: Ai Ghiri, agli amici dei ghiri, ai frati, ai coccodrilli,
BUON NATALE!!!!

Autore: meripersempre
Data: 18/07/2015


Titolo: touche′ ma la fame e′ fame!
Commento: E va bene, la fame e′ fame! ma il cinema puo′ essere a colori e in bianco e nero. Il pensiero debole e′ da debosciati. Ma allora dove mettiamo Boldi e de Sica? Quando ero cittino nessuno si inculava Toto′, poi adesso tutti lo arruffianano.
Allora stiamo attenti Turco, il mio intervento non era per imbonire o mettere tutti d′accordo, era per dire che se vai al cinema e sbagli sala e′ come mettere il sale nel caffe′.
Poi e′ chiaro che il mio palato e′ diverso dal tuo, i miei recettori mi fanno vomitare all′odore di un dopobarba, ma non puoi dire che il coccodrillo mangi senza sapere cosa mangi. Certo il caffe′ non lo bevo senza un bicchier d′acqua prima.
Tu forse non te ne sei accorta perche′ il coccodrillo e′ un rettile e il turco un mammifero.

Autore: il coccodrillo
Data: 18/07/2015


Titolo: Era mio padre
Commento: Remake al maschile del patinato "Pret-à-porter" (Altman - 1994), anch′esso ambientato nell′effimero mondo della moda, Road to Perdition (Passerella verso l′Inferno) ricostruisce fedelmente l′atmosfera e i costumi della Chicago proibizionista anni trenta.
Lo stilista Paul Newman presenta al pubblico la sua nuova collezione maschile ispirata alla linea "gangster". Niente abiti gessati a doppio petto ma pregevoli creazioni realizzate con tessuti pesanti e tinti in una gamma cromatica che spazia fra sfumature di marrone, nero e verde scuro. Gli indossatori della sartoria di Paul Newman si muovono lenti, scontrosi e cupi, avvolti nei loro abiti finemente crivellati di proiettili. L′autorità del carismatico Paul Newman non basta a sedare le bizze dello staff di indossatori che tramano l′uno contro l′altro per catturare l′attenzione della stampa specializzata e del pubblico.
Il ruolo dominante di Connor, lo schizzato top-model figlio dello stilista, è insidiato dall′emergente Sullivan (Tom Hanks), che si è fatto da solo sfilando sulle passerelle del quartiere irlandese.
Esplode la rivalità fra i due, che litigano per questioni tecniche: alle veglie funebri è più elegante indossare una calzamaglia grigio piombo o un completo color canna di fucile?
Sullivan sfoggia un cappello a larghe falde corredato di grondaia che gli consente di sfilare sotto la pioggia. Connor è invidioso e assolda un paparazzo perchè realizzi un servizio fotografico che metta il rivale in cattiva luce. Da questo momento, la vita di Sullivan si trasforma in un incubo. "Sul set - commenterà Tom Hanks al microfono di Natalia Aspesi - ero terribilmente ansioso. Sapevo bene di non avere più il fisico asciutto dei tempi di "Big". Mi sentivo ingrossato, appesantito, non potevo sopportare che i miei fans mi vedessero ritratto in modo crudamente realistico. Per sottrarmi agli scatti di quel fotografo di merda sono stato costretto, per tutto il film, ad una fuga continua".
Si giunge infine ad un compromesso. La star si farà ritrarre con un′angolazione molto accentuata che consenta di inquadrare l′oceano e di nascondere il doppio mento. Il fottuto fotografo dovrà usare una focale lunga ed un filtro diffusore per creare l′effetto "flou". Ma, per un fatale errore di montaggio, il ritrattista scambia il rullino della pellicola con un caricatore a pallettoni per cinghiali di macchia. La tragedia si consuma nello stupore generale.
Per capire il messaggio del film, ci siamo recati al Palazzo di Giustizia dove sono custodite le metafore catturate nei cinema pisani, in attesa di essere interrogate dal dr. Nisticò. "Non c′è alcun dubbio - ha chiarito il popolare critico prestato alla magistratura - l′overdose di flash che annienta Tom Hanks sta a simboleggiare l′individuo schiacciato dalla pressione mediatica".

Autore: Ghiro
Data: 18/07/2015

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