Interventi sul Cineforum del Ghiro


Titolo: Si finge pazza per psicoanalizzare Jung
Commento: Ospedale psichiatrico di Zurigo, inizio del 900.
Un disturbato mentale insensibile all′elettroshock viene affidato dalla direzione del centro clinico alle cure della giovane dottoressa Sabina Spierein, la quale sperimenterà sul paziente un nuovo metodo terapeutico. Lo psicotico, che crede di chiamarsi dottor Jung, denuncia un grave stato di inibizione sessuale.
A sua volta Sigmund Freud crede di essere il maestro di Jung e soffre pure lui di turbe psichiche per cui è rinchiuso insieme con altri degenerati in un manicomio di massima sicurezza: per questa ragione non compare direttamente nel film "Prendimi l′Anima" ma viene sporadicamente evocato.
Per stabilire un rapporto paritetico con il paziente, la dottoressa Sabina Spierein si finge anoressica e fa credere di essere ricoverata nella stessa casa di cura. La dottoressa incoraggia Jung a fare psicoanalisi ma gioca di anticipo e anziché stare a sentire i sogni di Jung gli racconta i suoi. Bastano poche sedute di questo trattamento a rintronare completamente Jung che denuncia progressiva perdita di sicurezza, disorientamento, incapacità relazionale, isteria e tendenza all′onanismo.
I risultati dell′analisi non sembrano incoraggianti ma la dottoressa Spierein riuscirà a capovolgere la situazione introducendo nella metodologia clinica una variante che sarà accettata con entusiasmo dalla comunità psicoanalitica. Sull′onda del successo, Sabina Spierein si trasferisce in Russia a dirigere un istituto di orfanelli denominato "Asilo Bianco", dove applicherà un sistema pedagogico di nuova concezione: i bambini vanno lasciati liberi da ogni regola per favorire l′espressione della personalità. Solo in questo modo, da grandi, si sentiranno uomini liberi. Uno dei bambini dell′asilo è una vera carogna e picchia tutti gli altri. Si verrà a sapere, più tardi, che quel bambino è un figlio naturale di Stalin che poi da grande sarà nominato generale dell′armata rossa e morirà alcoolizzato. "Credevo che quel bambino fosse mio figlio Dario - ha dichiarato il dottor Nisticò, un collega del dottor Jung - ma non poteva essere lui perché Dario da grande farà il serial killer!".
Purtroppo, ma solo perché il film finisce prima, la psicanalista non fa in tempo a trasferirsi dall′Asilo Bianco alla Casa Bianca, il cui attuale inquilino, affetto da dislessia e delirio di onnipotenza, richiederebbe pure lui un brillante intervento terapeutico.

Autore: Ghiro
Data: 19/07/2015


Titolo: tutti uguali sotto i cappotti
Commento: Tutti boni sotto i cappotti!
Il mio amico Gallaccio faceva il rappresentante e l′allibbratore di assicurazioni automobilistiche o dell′animale a quattro ruote "smart" o fesso che ha in contrato il Turco nel Vicentin.
Il gallaccio si incontrava al bar la borsa alle 12.00 per l′aperitivo che si faceva offrire. Da aprile invece batteva la scogliera di Marina dove si abbronzava in cerca delle spose (categoria di donne che amano i bagnini ed i body builder). D′inverno frequentava una palestra dove andava anche un mio amico tecnico del laboratorio di genetica che anche teneva ai suoi muscoli, pero′ il gallaccio era il gallaccio!
Molti a Pisa lo ricorderanno per la borsa con i mattoni che affibbiava al distratto frequentatore del bar la borsa e se accennava ad un minimo piegamento sotto il peso dei mattoni della borsa dell′assicuratore: gao bellino e tu saresti un omo? tutti uguali sotto i cappotti!
Quindi la vera stagione e′ l′estate in cui senza cappotti si mostra i muscoli a Marina sugli scogli e allora le spose sanno chi scegliere! Questi luoghi di culto sono diversi da quelli del Nord est frequentati dal Turco. Io devo confessare che sono molto perplesso su alcuni punti, ma e′ proprio vero che si possano far saltare certi confini? (dal dopo Berlinguer paletti). Certo Ulisse insegna, pero′ Dante lo mette tra i consiglieri che ti fregano, e Lucignolo dove lo mettiamo? E′ vero che il paese dei balocchi non e′ niente male! Allora pero′ ogni medaglia ha il suo rovescio, e grazie! Ma sara′ poi vero? Ma quei poveracci che si fanno il culo nel Nord Est tutta la settimana saranno cazzi loro se si vogliono sputtanare come gli pare i quadrini mal pagati che riescono ad acchiappare? E se fanno parte di un′altra tribu′ come cazzo si fa ad andare a dargli del bischero per i loro comportamenti? E allora ecco che il naturalista non e′ per un accidente naturalista, ma piu′ subdolo di padre Fausto il moralista. Infatti la natura filosofica è scambiata per antropologica da uno di quelli che vuole interpretare il comportamento creando fatue categorie senza fondamenti, sa dare il fumo negli occhi in maniera sorprendentemente divertente facendo sembrare che sia cambiato l′osservatore e quindi anche il punto di vista, ma poi al dunque eccolo la′ che non riesce a scappare dalla sistematizzazione filosofica e al dunque moralistica. Ma anche anche se non fosse moralistica e′ pur filosofica, senza disprezzo, con pieno rispetto, Diceva zi′ Fortunata: ognuno alla casa sia! E non ci cibiamo dell′interdisciplinarita′! troppo facile.
Ma ancora e′ troppo superficiale l′impressione, il punto e′ che la camuffazione dietro il naturalista del Turco e′ pericolosissima. Ma con questo non voglio dire che non mi diverto a leggere il racconto delle avventure nel monastero delle piramidi, ma mi preoccupa. L′imprinting e′ l′imprinting e se non ci fosse, invece degli emigranti africani in europa avremmo gli emigranti europei in africa. L′esperienza della colonizzazione non era di emigrazione come i sociologi insegnano. Ma un vero naturalista cosa vedrebbe e come campionerebbe nel suo viaggio alle Piramidi?
Intanto ad un naturalista non interessa l′artefatto ma l′evoluzione ed i suoi meccanismi, l′etologia sta alla base della comprensione semmai di comportamenti che con l′adattamento all′ambiente piu′ si confanno. L′uomo delle piramidi trasforma in modo irreversibile l′ambiente. La Toscana cosa ha di naturale? I cipressi ce li hanno portati gli Etruschi e la macchia e il sottobosco si intravedono ormai solo in Maremma all′Uccellina, pero′ la trasformazione era stata simbiontica anche se di asservimento e di eliminazione delle altre specie considerate inutili. Per capire le circostanze umane se ci mettiamo un naturalista ne vedremmo delle belle.
E l′invenzione dell′economia poi apriti cielo. Non esistono leggi e non si puo′ dire che e′ allo stato selvaggio, e′ invece allo stato demenziale, perche′ lo stato selvaggio invece funziona, guarda un po′? Non c′e osservatore umano dell′umano che poi vada molto lontano. Pero′ il filosofo che fa l′antropologo mascherato da naturalista e′ il tipico atteggiamento trasformista del filosofo dell′ultimo secolo. La filosofa ballerina chissa′ che ci direbbe. Intanto e′ grata per la lettura ricevuta dal filosofo e dal nostro ammiraglio. E′ bella l′immagine del novello Darwin alla scoperta delle Piramidi vicentine, ma l′uomo e′ una bestia e il filosofo un paraculo!
E il coccodrillo? Magna e se ne frega! La fammiglia si allarga e il gallaccio chi lo studia?

Autore: vecchio toppone col gallaccio e i coccodrillo
Data: 19/07/2015


Titolo: precetti social-cinematografici
Commento: Ho letto le arroventate pagine di aspre polemiche fra il buon padre prete e tale Turco, che immagino essere una sorta di visionario e suggestivo economista-filosofo. Forse, per fare un po′ di chiarezza, è meglio tornare al cinema.
"Allora questa è un′altra grande differenza tra la nostra civiltà e la vostra. Voi ammirate l′uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l′uomo che abbandona il suo ego" ( "Sette anni in Tibet": una giovane tibetana risponde a tono a Brad Pitt che le mostrava baldanzoso e spaccone le sue imprese atletiche).
"Dottore le spiego. L′umanità io l′ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell′ombra grigia di un′esistenza grama. I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi essere invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l′autorità, l′abilità o l′intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque. Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso, hanno tutti la stessa faccia,le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera." (Totò a Nerio Bernardi in " Siamo uomini o Caporali?").

Autore: Joker
Data: 19/07/2015


Titolo: Arrivano i missionari!
Commento: C′era da aspettarselo: non si fa in tempo a scoprire un Nuovo Mondo che arrivano i missionari!
Mi riferisco, naturalmente, all′intervento di Padre Fausto del 12/1 u. s., che è proprio un intervento da prete: trasuda pregiudizio, muove dall′idea fissa che popoli diversi, con diverse culture e credenze, siano barbari, pagani, bruti e miscredenti, primitivi da convertire e incivilire. E a tutti i costi, immagino! Con la forza, se occorre! I preti sono capaci di aizzare un genocidio pur di battezzare quelli che considerano senz′altro selvaggi.
Volete mettere noi scienziati, che al massimo ne sezioniamo un paio di esemplari, e sempre nel rispetto delle diverse culture?
Perché una cultura, questi ominidi - anzi, voglio chiamarli senz′altro UOMINI - dei Centri Commerciali, ce l′hanno eccome, ed è una cultura che per alcuni aspetti è molto simile alla nostra (se finora ho sottolineato soprattutto le differenze, l′ho fatto per incuriosire i lettori).
Per esempio, i libri: al Centro Commerciale "Le Piramidi" non solo li hanno, ma - posso rassicurare Padre Fausto - non li espongono affatto insieme alla carta igienica. Al contrario, c′è una grande Libreria Feltrinelli, proprio come quelle che adornano le nostre più raffinate capitali. Oddio, uguale uguale non è, se si va a vedere il contenuto. La cosa strana è questa: ci sono romanzi, libri di attualità e altri libri di intrattenimento, come nelle nostre Librerie Feltrinelli, ma mancano completamente libri di tipo scientifico.
Niente libri di matematica, fisica, chimica, economia, diritto o altre materie specialistiche e teoriche.
Questo genere di testi sembra sostituito da altri due generi: guide pratiche e letteratura New Age.
Da un lato, manuali che spiegano come cucinare, costruire mobiletti, ricamare ed altre attività apparentemente assurde ma evidentemente praticate con piacere da queste popolazioni (fare sculture di pane, per esempio).
Dall′altro, testi che offrono conoscenze esoteriche, magiche e pseudoreligiose: buddismo tibetano, fiori di Bach, aromatoterapia, parapsicologia per dilettanti, erbe medicinali e... FILOSOFIA!
Che cosa ci fa la filosofia, la grande, immortale, universale filosofia, sui banconi New Age? Kant e i minerali magici, Leibniz e curarsi con le erbe, Schopenauer e gli angeli sono tra noi... Che cosa hanno in comune? Due ipotesi. La prima: sono tutti testi non destinati alla lettura sistematica ma a sporadiche occhiate, a una sorta di zapping intellettuale, per cogliere ogni tanto un′idea o una frase a effetto. La seconda: sono tutte cazzate, che i nostri ominidi - UOMINI, pardon - leggono per scompisciarsi dalle risate. Ma se è così questi uomini, diversamente da noi, hanno capito tutto: mi creda, Padre Fausto, non c′è motivo di convertirli.

Autore: turco
Data: 19/07/2015


Titolo: L′uomo senza passato
Commento: Chiediamoci: l′Uomo del treno e l′Uomo senza passato si conoscevano? Entrambi scendono da un treno ed entrambi prendono una botta in testa, figurata il primo vera il secondo. Ma l′uno e l′altro cercano una vita diversa, quello senza passato se ne inventa una bellissima e ci dimostra come si possa vivere in uno scatolone di ferro senza luce e senz′acqua, con un vecchio frigo per tavolino, due sedie ed un posacenere. Ci insegna quanto possano essere preziosi un qualsiasi giaciglio, un rottame, un amico alcolizzato, una zitellona dell′Esercito della Salvezza e come, in fondo, abbiamo tutto in noi stessi, se non cerchiamo sempre di sostenerci con la roba d′intorno. Nordico e minimalista e con l′aiuto di una fotografia splendida, L′uomo senza passato è un uomo dal grande futuro perchè dall′accumulo del passato ha rimosso ogni incostrazione e non è più condizionato dagli orpelli della bellezza femminile, del confort domestico, della luce, dell′acqua e del gas. Gli bastano quattro patate.
Queste puttanate sono state consegnate al forum il 14 gennaio del 2003, verso le otto di sera.

Autore: Padre Fausto
Data: 19/07/2015

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