Interventi sul Cineforum del Ghiro


Titolo: Piramidi di inutilità
Commento: Potrei cominciare rammentando al Turco - ed agli amici del forum - che nel lasso di tempo necessario per ammirare il Mostro Periferico Vicentino (ultra: MPV) muoiono di fame nel mondo almeno 70.000 bambini, per far vivere i quali basterebbe una modesta quota degli scarti di quel desolato bazar.
Tuttavia per non passare come il Prete di Corrado Guzzanti (padre Federico o padre Cloaca) la metto più sull′intellettuale, sperando di fare cosa gradita e mi limito a raccontarvi di aver visto con i miei occhi, in un tempio dei Mercanti nostrano, i libri esposti nella stessa scaffalatura nella quale era stata riposta la carta igienica; questo perchè, come sappiamo, per il mercante la carta, sia destinata al culo od al cervello, svolge la stessa funzione e cioè quella di moltiplicare le sue monete.
Ricordate i lanciatori di pietre dai cavalcavia dell′autostrada? Da dove erano partiti? Dove avevano elaborato il loro progetto? Quale era stato il luogo della loro aggregazione? Un mostro periferico padano, sappiamo, era stata l′agorà di quegli imbecilli, forse meno scintillante del MPV, ma egualmente nebbioso.
Lettura Consigliata: " FRANCO CASSANO, Modernizzare stanca, Il Mulino 1999, € 16.

Autore: Padre Fausto
Data: 19/07/2015


Titolo: Viaggio di un naturalista...
Commento: ... al Centro Commerciale (segue dell′altro).
Incoraggiata dalla benevolenza di alcuni lettori, propongo ancora qualche osservazione sui parassiti ominidi del Centro Commerciale. Rileggendo gli appunti presi durante il viaggio, mi vado convincendo sempre più che non solo abbiamo a che fare con appartenenti al genere HOMO, ma che si tratti proprio di una varietà dell′HOMO SAPIENS, i cui comportamenti nelle diverse fasi di sviluppo sono però così diversi dai nostri - e anche da quelli della maggior parte delle varietà finora note - da fuorviare l′osservatore.
Mi riprometto di organizzare un′altra spedizione al Centro Commerciale "Le Piramidi" per tentare di catturare un esemplare da sottoporre a un più attento esame anatomico. Chiedo anzi fin d′ora se tra i miei così benevoli lettori vi siano volontari disposti ad accompagnarmi.
Ho già detto come soltanto gli individui maschi e femmine di età adolescenziale o para-adolescenziale sembrino dediti ad attività cognitive di tipo superiore, che senz′altro si possono qualificare come intellettuali ed artistiche (musica, abbellimento del corpo, maneggio di utensili, ecc.).
Per contro, gli individui appartenenti alla fascia di età corrispondente alla piena maturità sessuale - che presso i nostri popoli formano le élites intellettuali - sembrano svolgere attività assai più primitive e povere di relazioni sociali, quasi che il raggiungimento dell′età adulta corrispondesse a un abbrutimento fisico e morale.
Probabilmente ciò dipende da due circostanze. In primo luogo, come ho già osservato, le cure parentali occupano una parte molto significativa dell′attività degli adulti, a causa della straordinaria inettitudine della prole, che sembra incapace di provvedere a se stessa fino all′adolescenza.
Preadolescenti anche molto grossi, apparentemente ben sviluppati fisicamente e motoriamente - soggetti che nelle nostre società verrebbero senz′altro avviati al lavoro - sono ancora nutriti e accompagnati dalla madre o dal padre o anche da entrambi i genitori. In secondo luogo, è precisamente nell′età adulta che questi ominidi stabiliscono il parassitismo nei confronti dei veicoli, ciò che sviluppa in loro una forte dipendenza e anche una sorta di subordinazione morale.
Un comportamento in particolare, che assorbe buona parte dell′attività degli ominidi adulti, mi sembra denotare il loro rapporto di sudditanza ai veicoli. Quando circolano senza i veicoli all′interno delle strutture chiuse del Centro Commerciale, gli ominidi adulti raccolgono ogni sorta di oggetti, in quantità molto abbondanti, tanto che si servono di piccoli carretti per trasportarli.
Ogni individuo adulto, muovendosi nella tipica formazione a famigliola, riempie di oggetti tutti i carretti che riesce a trascinare, poi li spinge all′esterno, raggiunge il suo veicolo ospite immerso nel sonno e lo sveglia toccandolo leggermente in alcuni punti sensibili. Il veicolo apre allora un largo orifizio posteriore in cui l′ominide riversa gli oggetti. A questo punto il veicolo, tornato pienamente attivo, accoglie nuovamente i parassiti al suo interno e riprende la sua lenta deambulazione nella fascia esterna al Centro Commerciale.
Non sono riuscita a capire se gli oggetti rappresentino un tributo che il veicolo esige per ospitare i parassiti; certo non sembrano essergli di alcuna utilità. Il veicolo non se ne ciba (soltanto gli idrocarburi assorbiti attraverso un orifizio molto più piccolo vengono metabolizzati dal suo organismo), nemmeno se ne riveste o se ne orna. Per questo ho sempre parlato di parassitismo degli ominidi nei confronti dei veicoli, e non di simbiosi. Sono propensa a credere che la raccolta e il dono degli oggetti corrisponda a una superstizione dei parassiti, sia cioè un′offerta votiva di cui l′ospite - come i nostri antichi dei - non si cura.
Gli oggetti sono della più svariata natura: alcuni sono cibi adatti agli ominidi (ho riconosciuto alcuni vegetali commestibili), altri sono privi di senso apparente (ad esempio cilindretti di metallo, parallelepipedi di cartone, sacche in materiale plastico), altri ancora sembrano utensili e manufatti destinati all′uso domestico (sedili, ciotole, pezzi di tessuto).
Ciò che vorrei comunque sottolineare è come la raccolta di oggetti per i veicoli e la cura della prole assorbano l′intera vita attiva degli ominidi adulti, ciò che spiega perché essi non siano in alcun modo dediti ad attività intellettuali e artistiche.
A quanto pare, l′organizzazione sociale di questa disgraziata popolazione lascia agli individui pochissimi anni in cui svolgere attività di tipo superiore e sviluppare in tal modo ciò che definiamo una "civiltà": quei pochi anni che vanno, prima, dall′adolescenza alla maturità sessuale; poi, dal venir meno della capacità riproduttiva alla morte (il che spiega la formazione di branchi di femmine anziane osservata, segno di una tardiva ripresa di funzioni superiori: evidentemente la morte o il completo deterioramento delle facoltà intellettuali è molto più precoce nei maschi di questa popolazione). Troppo poco, certo, perché si possano sviluppare mitopoiesi, arti, scienze, filosofie degne di questo nome (segue? chissà)

Autore: turco
Data: 19/07/2015


Titolo: viaggio al centro naturale di pappiana
Commento: era ganzo quando a pappiana si andava alla casa del popolo a contestare i vecchi compagni che ormai giocavano solo a tombola o a toppa (di nascosto) e si andava con i compagni pisani figli di militanti conosciuti per non passare da provocatori e si parlava dei soviet.
Afo (un imbianchino intellettuale) era la testa di ponte, chissa se ora anche lui va farsi dare i pizzichi al culo.
Non so cosa fosse piu′ divertente, cosi′ come anche adesso non so se e′ piu′ divertente il film di Brad Pitts in cui fa il doppio di un bravo ragazzo (non so mai i nomi dei films) o quello di Kusturica "ti ricordi baby doll".
Ma la sociologia e′ carina ed il centro commerciale come cattedrale anche. Chi lo fa il prete?
Mi diverto molto a leggere le osservazioni del turco e vorrei che non smettessero le sue puntate.
Non esaurire la vena!
Autore: vecchio toppone
Data: 19/07/2015


Titolo: Viaggio di un commercialista...
Commento: ... al Centro Naturale.
Ho visitato di recente il Centro Naturale "Salus" di Pappiana (PI): mi sembra una bella attività, visto quello che si fanno pagare per due pizzicotti al culo ("massaggio") e un po′ di acqua calda ("tisane"). rag. Attilio Sbrana - Sudio Commerciale

Autore: rag. Sbrana
Data: 19/07/2015


Titolo: Viaggio di un naturalista...
Commento: ... al Centro Commerciale (segue ancora).
Sono lusingata che uno studioso della fama del Professor Dalli rivolga qualche attenzione alle modeste e poco sistematiche osservazioni che ho proposto sulle formazioni denominate "Centri Commerciali" e sulle specie che li abitano.
Egli mi incoraggia a osare di più, e ad applicare categorie sociologiche al comportamento di tali specie, ma io non oso, e devo anzi dire francamente che un simile approccio mi sembra, al momento, prematuro.
Senza dubbio emergono alcuni schemi comportamentali: nella specie dominante dei veicoli, ad esempio, la regolarità della deambulazione e l′occupazione competitiva degli spazi prima della fase di sonno o inerzia, che ho descritto. Ma definire tali schemi "rituali", cioè comportamenti di dotazione di senso, o addirittura "istituzionali", mi sembra azzardato. Io credo che l′etologo debba essere cauto, e guardarsi dal proiettare su specie diverse e non ancora del tutto note significati e valori che rappresentano modalità di relazione e organizzazione sociale specifiche della sua specie di appartenenza. Ad esempio, nel Centro Sociale "Le Piramidi" si nota una curiosissima costruzione simile a un silos o a un campanile, contenente un gran numero di veicoli, di colori molto vivaci e notevolmente più piccoli rispetto a quelli prevalenti, in evidente stato di inerzia, impilati verticalmente l′uno sopra l′altro anziché affiancati orizzontalmente, come di norma si dispone questa specie per il riposo.
Che interpretazione dare? La prima e fortissima tentazione è quella di pensare a qualcosa di religioso: un edificio destinato al culto ("campanile", appunto, o minareto) e una postura rituale. Ma sappiamo ancora troppo poco perfino sulla riproduzione di questi esseri per escludere che possa trattarsi, invece, di un allevamento in batteria (nell′ipotesi che questi esemplari più piccoli - che gli ominidi parassiti chiamano "SMART" o qualcosa del genere - siano dei cuccioli), oppure di una forma di esibizione estetica degli esemplari più belli finalizzata all′accoppiamento (nell′ipotesi che in questa specie le dimensioni ridotte e i colori brillanti rappresentino elementi di attrazione sessuale).
Ancora, potrebbe trattarsi di una mutazione all′interno della specie che comporta negli individui "SMART", oltre alle diverse caratteristiche morfologiche menzionate, nuove caratteristiche comportamentali relative alla postura durante il sonno.
Al momento non mi sento di escludere nessuna di queste ipotesi, e preferisco attenermi a una descrizione il più possibile scevra di metafore tentatrici. Le stesse cautele valgono per la specie ominide parassita che ho cominciato a descrivere nella puntata precedente, su cui pure possiamo azzardare qualcosa di più trattandosi di una specie chiaramente appartenente al genere HOMO, che conosciamo abbastanza. In effetti, non ho incontrato eccessive difficoltà a distinguere, in questa popolazione, sessi e gradi di sviluppo, data la somiglianza dei caratteri sessuali secondari a quelli dell′HOMO SAPIENS. Ma fare un passo ulteriore, come quello che Dalli suggerisce, e parlare addirittura di "divise", "riti", ecc. mi sembra un azzardo.
Ripeto, alcuni schemi comportamentali sono assai regolari, ma non vorrei equivocarne il significato. Prendiamo ad esempio uno dei raggruppamenti in cui si muovono questi ominidi nella fase attiva (corrispondente a quella inerte dei veicoli), che ho classificato nella puntata precedente: la "formazione C, branco di adolescenti". Se una "civiltà" (indipendente da quella dei veicoli) può essere attribuita agli ominidi parassiti, senza dubbio gli individui appartenenti ai "branchi di adolescenti" ne rappresentano il vertice. La loro superiorità sugli individui delle altre formazioni (e in particolare quelli delle "famigliole", scialbi e primitivi, dediti ad attività elementari quasi interamente assorbite dall′alimentazione della prole e dalle cure parentali in genere) è palese: la cura nelle acconciature e negli ornamenti (soprattutto della testa); la maggiore libertà e fluidità dei movimenti, spesso accompagnati da una straordinaria varietà di suoni (che in parte emettono, in parte traggono da piccoli strumenti); la vivace promiscuità in cui vivono; il notevole livello tecnico di alcuni accessori strumentali che utilizzano; tutto questo fa pensare a un′élite colta e sviluppata.
Ma come interpretare "culturalmente" e "istituzionalmente" questa differenza? Abbiamo a che fare con una casta di sacerdoti? o con una élite intellettuale di liberi pensatori? Questi "branchi" hanno un potere di tipo politico o esercitano un dominio economico? Si tratta di "maestri" che detengono un′egemonia culturale?
Oppure - considerando la giovane età degli individui appartenenti ai "branchi" - dobbiamo pensare a una casta di guerrieri che gode (come avviene in molte tribù di homo sapiens) di speciali libertà?
A me solo il carattere superiore e dominante - fisicamente e intellettualmente - di questi individui rispetto agli altri della specie risulta di piena evidenza, e non azzarderei per il momento nessun′altra interpretazione. (segue)

Autore: turco
Data: 19/07/2015

[ 1 ] [ 2 ] [ 3 ] [ 4 ] [ 5 ] [ 6 ] [ 7 ] [ 8 ] [ 9 ] [ 10 ] [ 11 ] [ 12 ] [ 13 ] [ 14 ] [ 15 ] [ 16 ] [ 17 ] [ 18 ] [ 19 ] [ 20 ] [ 21 ] [ 22 ] [ 23 ] [ 24 ] [ 25 ] [ 26 ]