Interventi sul Cineforum del Ghiro


Titolo: Buona notte Al!
Commento: Alla fine Al se ne va a dormire, ma la pistolettata catartica non si porta via le sue inquiteudini di poliziotto buon-cattivo, come al solito inquisito dagli "affari interni", gente che se ne sta con il culo dietro la scrivania.
Povero Al! Sei giorni al freddo senza mai dormire, talmente assonnato da non rendersi neppure conto che potrebbe scoparsi quando vuole la polizotta-topa, alla quale, prima di addormentarsi, affida un messaggio di onestà americana ed un lieto fine che non è da lui.
Al! Al! che mi combini?!

Autore: Padre Fausto
Data: 18/07/2015


Titolo: La cosa più dolce
Commento: Finalmente leggo sintonia fra i partecipanti al forum, tuttavia mi piacerebbe sentire il prete. Anch′io ho trovato il film felicissimo e mi pare che si stia inaugurando una "nuova commedia americana" lontana dagli schemi consueti degli ultimi cinquant′anni.
Gli americani riscoprono l′originalità di certi temi, come quello, delicatamente versato nel film, della metamorfosi dalla vacua leggerezza delle passioni di un giorno al sentimento profondo di tutta una vita, quando a far scattare la molla sia un belloccio apparentemente cinico (come il Peeter del film) ma - al fondo - portatore di sentimenti inesplosi. Speriamo sia l′inizio di una lunga serie.
La navigatrice

Autore: Contatto 2
Data: 18/07/2015


Titolo: La cosa più dolce
Commento: Film - se vogliamo - un po′ cerebrale, ma sottilmente ironico e di grande raffinatezza formale.
Le problematiche filosofiche suggerite - prima fra tutte, se "la cosa" cui allude il titolo sia la kantiana cosa-in-sé o l′heideggeriano Ichding - non vanno a mio avviso prese troppo sul serio. Meglio lasciarsi prendere dalle immegini oniriche (o decisamente lisergiche, come suggerisce il personaggio travestito da elefante con le ali rosa) e dalle originalissime musiche per gustarsi un′opera della più pura avanguardia.

Autore: turco
Data: 18/07/2015


Titolo: La cosa più dolce
Commento: Raffinatissima commedia di sentimenti, costruita sul filo di un linguaggio piacevolmente ricercato, "La Cosa più dolce" (Pisa Cinema Nuovo, € 7) ci costringe, per 84 minuti incalzanti, a fare i conti con la nostra anima e rimuovere ogni materialità.
A dispetto del titolo ("la cosa"), la storia veleggia su immagini che mai indulgono alla volgarità ed il regista concede poco alla curiosità di quanti - fra i tantissimi spettatori - avessero equivocato sui contenuti. "La cosa" - man mano che i dialoghi ci allontanano dalle incrostazioni di una generazione votata al piacere senza sentimento - perde la sua identità tangibile e diventa un momento di introspezione (tutto al femminile) che ci veicola - senza mai imporsi - verso la ricerca di noi stessi.
Da non perdere il piacere di lasciarsi coinvolgere dai tenui messaggi che scorrono - lievi - durante la scena della discoteca.

Autore: Fausto
Data: 18/07/2015


Titolo: Re: Femme fatale
Commento: Allora sono andato e l′eta′ media era avanzata, ma non vuol dire, io ho apprezzato l′intreccio veramente carino e lo strip nella sala del biliardo e′ potente.
pero′ il film e′ bello a pezzi e non si vede tutto d′un fiato come dovrebbe essere un trilling, pero′ tanto di cappello. insomma sono rimasto freddo a tratti non certo per colpa delle attrici o degli attori che erano bravi, ma c′era uno spezzettamento che secondo me non regge. pare che debba andare a vedere l′uomo del treno (francese) e come dice Woody li′ lo capiscono.

Autore: il coccodrillo e la femme fatale
Data: 18/07/2015

[ 1 ] [ 2 ] [ 3 ] [ 4 ] [ 5 ] [ 6 ] [ 7 ] [ 8 ] [ 9 ] [ 10 ] [ 11 ] [ 12 ] [ 13 ] [ 14 ] [ 15 ] [ 16 ] [ 17 ] [ 18 ] [ 19 ] [ 20 ] [ 21 ] [ 22 ] [ 23 ] [ 24 ] [ 25 ] [ 26 ]